Originiario di Okinawa, Nishihira Moritsune inizia nel 1925 a produrre awamori sull'isola di Kikaijima. Dopo appena due anni trasferisce l'attività ad Amami Ōshima, convertendo e dedicandosi alla produzione dello shōchū. Nishihira Honke produce lo shōchū nei mesi quando fa meno caldo, solitamente nel periodo che va da fine gennaio a inizio maggio, avvalendosi di due particolarità che contraddistinguono la loro produzione: la prima, applicando una fermentazione ancora più lenta, in tre anzichè due fasi come avviene di solito, inserendo nel secondo passaggio un cosiddetto semi-kōji ovvero kōji giovane e nella terza fase lo zucchero nero kokutō, sciolto per mezzo di vapore e non acqua liquida. Come ulteriore particolarità, la distillazione avviene in alambicco con tre watari a diverse altezze, cioè tre fuoriuscite, di conseguenza tre distinti genshu con caratteristiche diverse, sia per quanto riguarda il grado alcolico, differenti aromi nonché intensità umami del riso. Creando un ideale mix dei tre genshu si ottiene il caratteristico blend degli shōchū di Nishihira Honke.