OKINOERABU Shuzō

Okinoerabu

Prende il nome dell’isola la fusione di quattro distillerie di Okinoerabu, avvenuta nel 1969: Tokuda Shuzō, Saoda Shuzō, Oki Shuzō e Kanzaki Sangiō. Tokuda Shuzō, che produce shōchū fin dal 1917, contribuisce quantitativamente per la maggior parte e Tokuda Eisuke ne coordina l’attività complessiva da presidente. Murayama Harutoshi è il tōji per la produzione di Tokuda e il blender dei prodotti realizzati insieme da OKINOERABU Shuzō, compresi i contributi delle altre tre distillerie, le quali sono invece tutte dirette da tōji femminili. Provenedo le quattro produzione da zone diverse dell’isola, i genshu forniti dalle singole distillerie hanno caratteristiche differenti e l’arte di miscelazione è determinate. Per quanto riguarda l’acqua disponibile a Okinoerabu, essendo un isola di origine corallina, è ricca non solo di minerali ma anche di calcio. Per vari usi l’acqua viene decalcificata, mentre per la diluizione dei genshu si utilizzata kajō shinsōsui, cioè acqua marina di profondità desalinizzata.

L'isola Okinoerabu

Okinoerabu è l’isola dei fiori e delle grotte. Come Kikaijima e Yoron anche Okinoerabu è un’isola corallina, facente parte dell’arcipelago di Amami. Offre numerose opportunità per praticare lo snorkeling e le immersioni, ma dispone anche di spiagge incontaminate, sia attrezzate che tranquille e nascoste. L’isola ospita oltre 300 grotte calcaree, in parte visitabili al pubblico. In superficie - l’isola è pianeggiante senza alture montuose data la formazione geologica - prevalgono coltivazioni agricole e, in particolare, piantagioni di fiori.
Prodotti

OKINOERABU  Hanatori  25°

Tipologia: honkaku shōchū

Il nome Hanatori si riferisce ad una località sull'isola di Okinoerabu. Espressione tipica dei sapori pieni e corposi del kokutō. Facile da bere, liscio o diluito con aggiunte di vario tipo, mantenendo una punta di dolcezza.
Indicato anche come base per cocktails.