TOMITA Shuzōjo

Amami Ōshima / Nase

Yasuhiro Tomita, un personaggio storico nel mondo del Kokutō Shōchū, è sempre ancora attivo in distilleria, sebbene molte cose vengono ormai seguite dal figlio Masayuki. Insieme guardano a un passato dell'omonima distilleria che ebbe inizio nel 1951, durante l'occupazione americana delle Isole Amami. Yasuhiro-san è famoso per innumerevoli episodi, dentro e fuori agli avvenimenti relativi alla produzione dello shōchū. Oltre alle attività legate allo shōchū è un appassionato pescatore e soprattutto un cuoco particolarmente capace e creativo. Non soltanto in questo campo è un artista, ma anche nella realizzazione delle etichette delle bottiglie Tomita, disegnate da lui stesso rigorosamente a mano. La preferenza per i lavori manuali è stata ripresa anche dal figlio, come nel caso di messa in funzione di una nuova macchina per la preparazione del kōji, dove Masayuki-san ha disinstallato il sistema automatico di miscelazione per utilizzare un mescolatore manuale, dicendo che: "Il kōji mescolato in modo automatico produce un gusto noioso. Io vorrei mescolare manualmente e con l'intensità come meglio credo." Lo shōchū di Tomita ha un gusto decisamente marcato e tipico. Serve un po' di tempo per apprezzarlo veramente ma una volta compreso il carattere fa entusiasmare sempre di più.

Il kokutō 'Tokunanseito' di Tokunoshima

La famiglia Tomita è originaria dell'isola di Tokunoshima, situata nell'arcipelago delle Amami Islands poco a sud della principale Amami Ōshima. A Tokunoshima c'è un piccolo produttore di kokutō, di nome Tokunanseito, che Yasuhiro Tomita ha scoperto nel 2004 in occasione di una sua visita sull'isola. Assaggiando lo zucchero di Tokunanseito, Tomita ha trovato in esso un gusto che cercava da tempo per fare uno shōchū all'antica, particolarmente untoso, denso e ricco di profumi. Così Tomita ha creato la linea di shōchū Maransen, utilizzando proprio questo kokutō - e dice a proposito: "E' il miglior kokutō al mondo. Ho trovato un grande tesoro, l'ho cercato a lungo e l'ho trovato da Tokunanseito". La raccolta delle canne da zucchero e le procedure produttive di Tokunanseito sono totalmente a mano e il riscaldamento del succo di canna avviene a legna: pino matsu, quercia e i residui fibrosi della canna da zucchero. Quanto alla terra di Tokunoshima, qui è eccezzionalmente rossa - a differena, per esempio, di Kikaijima dove è quasi bianca - cosa che si riperquote nel colore del kokutō ricavato: decisamente chiaro a Kikai, mentre quello di Tokunoshima è molto scuro. Tokunanseito indica dettagliatamente le sostanze contenute nel proprio zucchero kokutō: Vitamina B1, B2, B6 utili alla protezione della pelle, in particolare alle membrane mucose, minerali come potassio, magnesio, zinco, ferro, rame, fosforo nonché raffinosio, octacosanolo e phenyl glucoside, una serie di sostanze con benefici alla salute.
Prodotti

TOMITA  Maransen  25°

Tipologia: honkaku shōchū

Utilizzando per gli shōchū Maransen lo speciale kokutō dell'isola di Tokunoshima, TOMITA ottiene uno spirit speziato, dolce-amaro al palato, di consistenza morbida con caratteristico retrogusto dello zucchero di canna kokutō.
Come si beve: liscio, on the rocks o con aggiunta di acqua calda.

TOMITA  Maransen  33°

Tipologia: honkaku shōchū

Come per il Maransen 25°, il genshu di partenza è il medesimo seppur meno diluito con acqua. Entrambi sono anche meno filtrati di altri shōchū più comuni.
Si consiglia di berlo con ghiaccio o freddo, congelandolo parzialmente in freezer risulta più spesso e ricco al consumo.

TOMITA  Maransen Genshu 39°

Tipologia: honkaku shōchū

Genshu, quindi non diluito con acqua. Non filtrato, particolarmente denso, untuoso e ricco di profumi. Tutto questo grazie allo speciale kokutō di Tokunanseito dell'isola di Tokunoshima.
Si consiglia di berlo con ghiaccio o freddo, anche congelandolo parzialmente in freezer.

TOMITA  Lankan  44°

Tipologia: honkaku shōchū

Trattasi del genshu (versione non diluita) della linea di shōchū Ryūgū (nome del castello sott'acqua di una famosa favola giapponese). Fermentazioni in tradizionali giare di terracotta e maturazione per due anni in tini con coperchio di legno. Gusto complesso e concentrato: sia la dolcezza conferita dal kokutō (in questo caso di Okinawa) che la profondità del kōji. Grazie alla particolare maturazione risulta morbido al palato e si percepisce meno forte la gradazione alcolica.
Da bere liscio, on the rocks oppure con soda.

TOMITA  Kohaku  40°

Tipologia: honkaku shōchū

Maturazione in giare di ceramica e botti nuove di rovere bianco. Tratasi di un blend da 4, 3 e 2 anni con aggiunta di una parte invecchiata per un anno in botti di sherry. L'aggiunta di kōji conferisce a questo shōchū una profondità e complessità diverse dal rum.